Savona è un porto di mare, ma una volta terminata la visita della città e del litorale che la circonda, è il momento di dedicarsi a scoprire le bellezze del suo entroterra.
Ancora una volta i territori interni della Liguria regalano sorprese.
Innanzitutto perché, immersa nel verde dei suoi boschi nella Valbormida, c’è Altare. Da sempre è conosciuta come la città del vetro, la cui lavorazione fu introdotta probabilmente nel XII secolo dai monaci Benedettini i quali chiamarono a esercitare questa antica arte famiglie di vetrai dalla Francia e dalle Fiandre. Da allora questa tradizione, una vera e propria arte, è giunta sino ai nostri giorni, come dimostrano le botteghe artigiane di soffiatura e incisione presenti in città. C’è inoltre il Museo dell’Arte vetraria, ospitato all’interno della stupenda Villa Rosa, un bellissimo esempio di edificio stile liberty, al cui interno sono presenti delle fornaci per il vetro.
L’arte del vetro e della ceramica si ritrovano anche nel vicino borgo di Carcare, una cittadina dalla storia millenaria, presente sin dall’epoca romana. Cittadina che oggi è un moderno centro di produzione di vetri e ceramiche. C’è la chiesa di San Giovanni Battista da visitare, dove ci sono tracce dello scrittore Anton Giulio Barrili, letterato che viveva a Carcare. Nel paese sono ancora presenti la sua casa, oggi un museo e biblioteca, e un centro di studi dove sono conservati i carteggi dello scrittore con politici e uomini di cultura del suo tempo.
Un altro centro per il quale l’entroterra di Savona merita una visita è il borgo di Millesimo, noto a molti per essere la capitale ligure del tartufo e dove a settembre si svolge la festa nazionale. Oltre a questo Millesimo è un bel borgo di origine medievale dalla particolare forma triangolare. Dei suoi antichi fasti restano il castello e il palazzo dei nobili Del Carretto, dove il marchese Enrico II nel 1206 firmò l’atto di fondazione del borgo. Ai suoi piedi c’è Villa Scarzella, circondata da un bellissimo giardino. Vicino al castello si trova il Museo Napoleonico. Infine bisogna fare una passeggiata sul ponte della Gaietta, o “ponte vecchio”, uno dei pochi in Italia ad essere fortificato e visitare il monastero di Santo Stefano.
Nell’entroterra savonese c’è anche Cairo Montenotte. L’antica storia di questo borgo si legge nei resti delle trincee napoleoniche, nelle mura trecentesche con torrione, nella possente porta e nelle rovine del castello. Naturalmente ci sono edifici storici religiosi, quali chiese, santuari, conventi e abbazie.
Se ci si sposta in direzione Genova, sempre rimanendo nell’entroterra, si incontra il grazioso paese di Sassello, che sorge nella valle del Beigua. Anch’esso è già noto al grande pubblico per i suoi amaretti, dei biscotti dolci che da lungo tempo si producono qui. Sassello è stato il primo borgo in Italia a ricevere la Bandiera arancione del Touring club, che testimonia la qualità turistica e ambientale del territorio. A Sassello, oltre agli amaretti, si possono gustare salumi, funghi secchi o sott’olio, le focaccine ovali chiamate “tirotti”, miele e conserve di frutta.